martedì 19 febbraio 2008

PER NON RESTARE IN PANNE


Per non restare in 'panne'
Quelli che seguono sono semplici consigli pratici che non hanno la pretesa di trasformare chiunque in un provetto meccanico, ma piu' modestamente di permettere in alcuni casi di non restare in panne. Mi sembrano interessanti. Mi piacerebbe conoscere l'opinione di qualcuno dei nostri soci esperti di meccanica. Sono consigli estratti dal sito del Camper club Umbria.

Non mi sembra male l'idea di una "stampata" da portare in camper... l'augurio è che non serva mai.... però.....?
Le Candelette
La cinghia e il controllo dell'alternatore
Il Falso Contatto
Il Filtro sporco
Il filtro dell'aria intasato
La Spia della temperatura
Le cannette degli iniettori
Il controllo dell'accumulatore
Nei motori diesel ad accensione indiretta talvolta il mancato avviamento del motore e' dovuto alle candelette. Puo' dipendere dal fatto che si e' bruciata una o piu' candelette e non resta che sostituirle o, in altri casi, dall'ossidazione del cavo di alimentazione oppure dalla mancata erogazione di corrente al momento dell'avviamento ed in questa ultime ipotesi possiamo tentare un sistema di emergenza che ci permetta di accendere il motore. La prima cosa da verificare è se effettivamente non arriva corrente alle candelette per il preriscaldamento. Per fare ciò serve un corto spezzone di filo elettrico e una lampada a 12 Volts prelevate dal set di ricambio dei fanali. Procederemo appoggiando la lampadina sul contatto superiore di una candeletta e con il filo elettrico spellato da ambo le parti facendo contatto tra l'altro polo della lampada e una parte metallica della testata del motore. A questo punto alla chiusura del contatto sul quadro per il preriscaldamento delle candelette, la lampadina si dovrebbe accendere. L'accensione fioca o mancata della lampada ci confermerà che, o la centralina di alimentazione e' guasta, o i contatti sono ossidati al punto di non permettere il passaggio della corrente. Per tentare di avviare il motore useremo i cavi per la batteria che non dovrebbero mai mancare tra gli attrezzi di emergenza. Sono due cavi di grossa sezione che terminano da entrambe le parti con due morsetti e che vengono usati quando la batteria del mezzo non fa piu' girare correttamente il motorino di avviamento per collegarci in parallelo l'accumulatore di un altro veicolo. Utilizzeremo uno soltanto dei due cavi attaccandolo da una parte al polo positivo della batteria e l'altro capo ad una delle candelette facendo attenzione di non mantenere il contatto per oltre mezzo minuto per evitarne la bruciatura. Dopo di che si stacchera' questo contatto d'emergenza e contemporaneamente si provera' ad avviare il motore.

La cinghia dell' alternatore - Controllo dell'alternatore
Quando sul cruscotto si accende la spia dell' alternatore probabilmente si e'strappata la cinghia di trasmissione. Sarebbe bene avere al seguito una cinghia elastica universale da impiegare in tali evenienze. Metterla in sede è facilitato dal fatto che è elastica e si allunga per infilarla nelle gole delle pulegge, è però necessario, una volta montata, procedere a bassa velocità per evitare che slitti. Se è soltanto l'alternatore a non girare, si puo' comunque viaggiare, poichè la corrente necessaria sarà fornita dalla batteria, pero sarà bene dirigersi verso la più vicina officina specialmente se si viaggia di sera con i fari accesi che richiedono un maggior consumo e scaricheranno velocemente la batteria. Attenzione però che se la stessa cinghia che si è strappata faceva girare anche la pompa dell'acqua, quest'ultima andrà velocemente in ebollizione il che potrebbe creare danni molto maggiori.

Per controllare l'efficienza dell'alternatore, si controlli la cinghia che trasmette il moto tramite pulegge dal motore, provvedendo alla sostituzione in caso si costatino screpolature o sfibramenti della stessa. Nel contempo si verifichi anche la tensione (con una pressione al centro delle due pulegge la flessione non deve essere superiore ad un centimetro). Procedere poi accendendo il motore e stabilizzandolo a circa 2000 giri. A questo punto controllare il voltaggio ai morsetti della batteria, se tutto è regolare dovrete costatare un voltaggio di 14 - 14,5 volts.
Può accadere, andando a girare le chiavi per accendere il motore, che l'illuminazione del cruscotto si accenda correttamente ma al successivo scatto della chiave che corrisponde all'accensione, il motorino di avviamento non giri e contemporaneamente le luci del quadro diventino fioche. Se il camper è fermo da lungo tempo la batteria potrebbe essersi quasi completamente scaricata, nella maggioranza dei casi basterà ricaricarla. Operazione che si effettua semplicemente con un carica-batterie facendo solo attenzione a collegarlo correttamente. Il morsetto rosso al polo positivo (solitamente coperto da una protezione in plastica) ed il morsetto nero al negativo (che risulta collegato con un cavo di grossa sezione alla carrozzeria ed al motore). Ma in alcuni casi l'inconveniente si può manifestare anche durante l'uso normale. Potrebbe allora essersi verificato un corto ad un elemento della batteria, e dovremo perciò sostituirla. Talvolta si tratta però di un banale inconveniente che potrebbe però lasciarci in "panne". Dell' ossido potrebbe essersi formato su morsetti dell' accumulatore. Sarà sufficiente, in questo caso, munirsi di una chiave (solitamente da 8/10) ed allentare i dadi che serrano i morsetti della batteria e dopo averli sfilati provvedere a raschiarli usando della carta vetrata, una lima o in mancanza d'antro con un cacciavite. Quando si sarà tolta ogni traccia di ossido rinfilare nella loro sede i morsetti e serrare bene i dadi di bloccaggio. Se tutto è stato fatto correttamente potremo riavviare il motore e proseguire il viaggio.

Filtro sporco Quando durante la marcia il motore diesel comincia a singhiozzare o tira meno o peggio ancora si ferma, non sempre si tratta di un inconveniente di tale entita'che non possiamo risolvere da soli. Potrebbe infatti trattarsi di nafta sporca che è andata ad intasare il filtro al punto che si è ostruito. E' bene avere sempre al seguito un filtro della nafta di ricambio da sostituire in questi casi. Per cambiarlo si deve svitare quello intasato e sostituirlo con uno nuovo. Prima di avvitarlo si deve riempirlo di nafta. A seconda del tipo di motore (vedere il libretto di istruzioni del proprio mezzo) le operazioni da effettuare per riavviare il motore possono essere diverse. Nel caso più semplice sarà sufficiente riavviare il motore tenendo il pedale dell' accelleratore schiacciato. Ma può anche essere necessario allentare una bulloncino sopra l'attacco del filtro e con l'apposita levetta pompare la nafta nel filtro fino a vederla uscire attraverso i filetti della vite che poi andrà serrata. Comunque con un po' d' impegno saremo di nuovo in grado di ripartire.

Filtro dell'aria intasato Puo' succedere, con una frequenza maggiore di quanto non si pensi, che il filtro dell'aria si intasi al punto che il motore inizia a rendere meno e a non tirare più come di solito. Si deve allora procedere ad aprire il vano che contiene il filtro dell'aria e una volta asportatolo si deve provvedere a pulirlo accuratamente. Il sistema migliore è di lavarlo con della benzina, ma provvisoriamente si può pulirlo esternamente con un pennelloe in seguito, se possibile soffiare con dell'aria compressa dall'interno verso l'esterno (mai viceversa). Una volta rimontato, rimesso in sede il coperchio e chiuso accuratamente si riavvierà il motore. E' bene comunque far sostituire il filtro alla prima occasione con uno nuovo.

Quando la temperatura dell'acqua supera i valori normali tanto da far arrivare l'indicatore della temperatura sul rosso o far accendere la spia, e bene fermarsi immediatamente senza però spegnere il motore. Aprire il cofano e fare una breve ispezione per vedere se ci sono tracce di perdita del liquido refrigerante. Sarebbe bene avere a bordo un prodotto chiamato "turafalle" che ha l'aspetto di un tubetto di polvere o di grosse pastiglie. Se si nota che la perdita è prodotta da un piccolo foro sul radiatore, e' sufficiente detto prodotto per risolvere almeno provvisoriamente il problema. Per togliere il tappo del radiatore (o della vaschetta di livello) è bene procedere con cautela per evitare ustioni alle mani. Coprire il tappo con uno straccio e allentarlo solo di un quarto di giro per permettere al vapore di uscire, e solo dopo che non ci sarà più segno di pressione togliere completamente il tappo mettere il turafalle nel radiatore e rabboccare con dell'acqua fino a ripristinare il livello. Se invece la perdita fosse su un manicotto di gomma si può fare una riparazione d'emergenza asciugando bene il tubo e avvolgendolo con diversi giri di nastro adesivo, l'ideale sarebbe avere quello metallizzato per riparare anche le perdite d'acqua, comunque anche quello normale dovrebbe permettervi di raggiungere l'officina piu' vicina. Nella peggiore delle ipotesi si potrebbe riscontrare una perdita lungo il perimetro della testata del motore. Controllare se dal tubo di scappamento esce del vapore (fumo bianco) e in tal caso e bene non spegnere il motore perchè potrebbe non avviarsi più ma ripartire procedendo lentamente e se necessario rifermarsi per rabboccare l'acqua usando le solite precauzioni e raggiungere la piu'vicina officina.

Le cannette degli iniettori
Può accadere che durante la marcia il motore cominci a perdere colpi anche in maniera accentuata, fino a fermarsi. La causa potrebbe essere dovuta alla rottura di una cannetta che porta la nafta agli iniettori. Solitamente tali tubetti di metallo sono fissati al corpo motore con un dado di bloccaggio ed è proprio nel punto in cui la cannetta fuoriesce da detto dado che si forma una crepa che porta poi, con le vibrazioni del motore, al distacco completo del tubetto del carburante che defluisce all'esterno. Si può facilmente costatare se il guasto è quello menzionato con una veloce ispezione del motore, prima controllando che tutte le cannette siano regolarmente bloccate in sede ed in seguito verificando inoltre se vi sono fenditure dalle quali fuoriesce della nafta e da dove il motore potrebbe aspirare aria (solitamente la rottura si riscontra proprio nel punto in cui la cannetta entra nel bullone di fissaggio). Una volta trovata la cannetta rotta si dovrà provvedere alla sostituzione. La cosa sarebbe abbastanza semplice, visto che serve soltanto una chiave di giusta misura per allentare i dadi, ma è resa complicata dal fatto che ogni cannetta ha particolare lunghezza e piegature a secondo dell'iniettore per cui è prevista. Si consiglia pertanto, onde evitare di dover acquistare una cannetta per tipo, di procurarsi il modello universale, che è flessibile e per tanto si adatta secondo le necessità. Qualche volta una spesa fatta in anticipo puo' evitare molti problemi in seguito.

Il controllo dell' accumulatore
Le batterie di bordo andrebbero controllate regolarmente, sia quella del motore che quella dei servizi. Un primo controllo consiste nel verificare il livello del liquido interno delle batterie per accertare che sia circa 5 millimetri al di sopra degli elementi e questo in tutte le celle di ogni accumulatore. Durante il rimessaggio invernale, se avete una presa di corrente vicino al mezzo, sarebbe consigliabile caricare a fondo entrambe le batterie almeno una volta al mese. Se non disponete di corrente nel rimessaggio conviene smontare le batterie, portarle in garage e provvedere alla ricarica come sopra indicato. Mentre durante l'uso del camper e buona norma ogni tanto controllare dalla centralina (presente su ogni mezzo) lo stato di carica delle batterie. La tensione della batteria deve essere controllata dopo almeno tre ore di riposo e quando è carica al cento per cento darà un voltaggio di 12,7 volts mentre quando è a terra 11,7 volts. E' buona regola quando indica 12,3 volts, provvedere alla ricarica.

mercoledì 13 febbraio 2008

Come inserire i punti di Interesse in TOM TOM

Come si procede per installare i punti di interesse su TomTom GO?
FAQ ORIGINALE TRATTA DAL SITO WWW.TOMTOM.TOM
Avere un navigatore in macchina , oltre a essere d'aiuto per viaggiare, si rivela utilissimo anche per segnalare la presenza di dispositivi di rilevamento della velocità come autovelox fissi e mobili, semafori photored e rossostop, sorpassometri, sicve tutor, punti pericolosi ad alto rischio di incidenti ecc......
Questo tipo di segnalazione ha uno scopo assolutamente preventivo, e non serve ad infrangere la legge ma solo a far prestare attenzione in quei punti ritenuti pericolosi.
Quindi usando questi dispositivi non sarete considerati Fuorilegge !
Esistono dei siti che si occupano di raccogliere e pubblicare numerosi di questi Pdi. (PUNTI di INTERESSE)
Attenzione: mai fidarsi ciecamente del navigatore.... qualcuno volendo andare a Osimo (Ancona) è finito a Ossimo (Bs).... oppure si è inerpicato su strade di montagna chiuse...
Ma come si fa, una volta scaricati i PDI, a inserirli sul nostro TOM TOM GO per poterli poi vederli segnalati e per essere avvisati con un segnale acustico sulle nostre mappe mentre viaggiamo ?
Cercate online i siti che offrono questo tipo di servizio, ce ne sono di gratuiti (www.poigps.com), a pagamento e anche direttamente dal sito della tomtom. Per ottenere il massimo da TomTom GO, seguire le istruzioni riportate sotto per installare punti di interesse aggiuntivi (musei, ristoranti, aeroporti, ecc.).
Un database dei punti di interesse è costituito da:
un file con estensione .OV2 (ad esempio mcdonald_s.ov2)
in alcuni casi, anche un file abbinato con estensione .BMP (ad esempio mcdonald_s.bmp)

Fase 1. Scaricare il file dei punti di interesse
Scaricare il file zip dei punti di interesse. Quando viene richiesto, fare clic su Salva per salvare il file sul computer. Salvare il file all'interno di una cartella facilmente individuabile durante la fase 3 dell'installazione, ad esempio in Desktop o Documenti. Estrarre il contenuto del file.

Fase 2. Collegare TomTom GO al PC
Collegare TomTom GO al PC mediante il cavo USB in dotazione. Verificare che TomTom GO sia alimentato mediante l’adattatore CA.





TomTom GO è ora visualizzato in



come .



Fase 3. Copiare i file dei punti di interesse dal PC
Accedere alla directory del disco locale del PC in cui sono stati archiviati o scaricati i file del database dei punti di interesse (file .OV2 e in alcuni casi .BMP)
Selezionare e copiare i file del database dei punti di interesse (paste=copia)





Fase 4. Copiare i file dei punti di interesse su TomTom GO
Sul PC, accedere a ;



Accedere al ;




Accedere quindi alla directory delle mappe, ad esempio alla cartella ;




"Incollare" i file dei punti di interesse all'interno della cartella.

I file dei punti di interesse sono ora copiati all'interno della cartella. Siete pronti per partire con GO e per utilizzare i nuovi punti di interesse su TomTom GO.

Fase 5. Visualizzare i punti di interesse su TomTom GO
Per attivare i punti di interesse in TomTom GO, selezionarli nelle categorie PDI. I punti di interesse saranno così visualizzati sullo schermo di TomTom GO, sia nelle mappe 3D che nelle mappe 2D.
Anche se si è scelto di non visualizzare i punti di interesse sullo schermo, ora è comunque possibile "navigare" verso i punti di interesse disponibili, trovare i punti di interesse vicini alla propria posizione, ecc.

Fase 6 Segnalazione acustica in prossimità dei PDI
Per fare in modo che durante il viaggio il vostro TOMTOM emetta un segnale acustico nell'avvicinarsi ad un PDI dovete accendere li TOMTOM e andare in
CAMBIA PREFERENZE
GESTIONE PDI
AVVISA VICINO A PDI
Toccare i PDI che si vogliono far suonare, impostare il tipo di suono e la distanza in metri che si preferisce !!!

IL GIOCO E' FATTO !
Ora potrete viaggiare cercando di fare più attenzione evitando qualche multa e perdita di punti sulla patente !
Risoluzione dei problemi:

Il file .OV2 non si trova nella stessa directory della mappa: vedere Fase 4.
Il file .OV2 non contiene punti di interesse, o per lo meno non quelli compresi nella mappa
State utilizzando una versione di TomTom GO precedente alla versione 4.40:
aggiornare il programma con la versione più recente.

Tutor Autostrade


Autostrade per l'Italia ha scelto, in un'ottica di trasparenza verso i propri Clienti, di rendere pubblica la posizione di tutte lo postazioni fisse per la rilevazione della velocità installate lungo la propria rete e gestite dalla Polizia Stradale. Le statistiche mostrano come oltre il 90% degli incidenti mortali sia dovuto a comportamenti di guida inadeguati e come ogni anno la velocità causi circa il 60% dei decessi che si verificano in autostrada.
Obiettivo dell'iniziativa è la prevenzione degli incidenti stradali educando gli automobilisti, attraverso l'informazione, a moderare la velocità e a rispettare i limiti.

L'invito rivolto a tutti coloro che viaggiano in autostrada e' di guidare con prudenza lungo tutta la rete e non solamente in prossimità dei rilevatori di velocità. Se non diversamente indicato, il limite di velocità in autostrada e' di 130 Km/h.In caso di pioggia il limite massimo scende a 110 Km/h.


è possibile avere la posizione dei tutor attivati.

Per chi ha il navigatore è disponibile l'elenco dei PDI, con la possibilità di avviso prima dell'inizio della tratta con controllo Tutor



lunedì 4 febbraio 2008

Pannello fotovoltaico


Un po' di tecnica..... Mi sembrano utili informazioni.... estratte da altri siti

Pannello fotovoltaico
Quali e quanti pannelli dovrei installare sul mio camper?
Un impianto fotovoltaico per camper è composto dai seguenti elementi:
- Uno o più pannelli fotovoltaici
- Un regolatore di carica con eventuale strumento di misura di tensione e corrente
- Una batteria di tipo a scarica lenta - semistazionaria.
Nella scelta del tipo di pannello ci si può attenere alle seguenti indicazioni:
UN PANNELLO DA 80 Watt : E' un impianto piccolo, ideale per chi usa il camper prevalentemente nella bella stagione e non è utilizzatore di utenze ausiliarie quali televisore a colori o ventole.
UN PANNELLO DA 125 Watt : E' la soluzione ideale per chi utilizza il televisore con una certa frequenza e non effettua soste prolungate oltre i 2-3 giorni.
UN PANNELLO DA 140 Watt : Rappresenta la migliore soluzione per chi, facendo un uso estivo del veicolo, fa soste prolungate e vuole avere una buona disponibilità di energia per i vari accessori.
DUE PANNELLI DA 125 Watt : E' la scelta che consigliamo a tutti coloro che hanno il frigo a compressore, oppure fanno un intenso uso, anche invernale, del camper.
Ovviamente l'impianto può essere realizzato con un solo pannello ed il secondo può essere aggiunto in seguito, solo dopo averne verificato l'effettiva necessità. Qual'è la potenza "vera" di un pannello fotovoltaico?Dietro questa che sembra una domanda banale si nascondono molte risposte, tutte tecnicamente corrette eppure spesso fuorvianti; la potenza del pannello infatti viene di solito fornita considerando i seguenti parametri: - una intensità dei raggi solari (insolazione) pari a 1.000W/mq, ma questo valore si ottiene solo in condizioni climatiche eccezionali e praticamente mai nelle situazioni reali, in una bella giornata di sole si raggiungono di solito i 7-800 W/mq. - una temperatura di 25°C ma sappiamo tutti benissimo che in una giornata con insolazione eccezionalmente elevata di certo la temperatura è superiore ai 25°C e con temperature superiori il rendimento del pannello diminuisce potrebbe sembrare assurdo però più fa caldo e meno energia producono - una incidenza dei raggi solari perpendicolare, ma con il pannello orizzontale questa condizione non si verifica mai e, anche inclinando il pannello, in questa condizione ottimale si ottiene solo per pochi minuti al giorno una tensione di pannello (Volt) tale da offrire prestazioni migliori, ma questo valore ottimale non è quello al quale lavora un pannello collegato ad una batteria. Quindi la potenza dichiarata dalle case costruttrici non è "falsa" ma basata su parametri di laboratorio omogenei, ripetibili, ma sicuramente migliori di quelli riscontrabili in natura. Anche la corrente prodotta dal pannello può essere ulteriormente limitata da: - sezioni non adeguate dei cavi di collegamento, meno di 6 mm2 - utilizzo di regolatori di carica di qualità scadente - batterie di bassa qualità, batterie avviamento e non semistazionarie o batterie esauste quindi la potenza "vera", quell' energia che realmente entra in batteria è diversa basarsi sui dati riportati sui pannelli, per fare le proprie valutazioni può essere fonte di pregiudizi e delusioni.Come si misura la potenza "vera" di un pannello?Il metodo per ottenere una misura precisa e reale è molto semplice. Occorre una coppia di strumenti, voltmetro e amperometro sincronizzati fra di loro per eseguire nel medesimo istante dei campionamenti dei valori da misurare. Questi valori vengono accumulati in una memoria elettronica e visualizzati su di un display. Si ottiene quindi la potenza moltiplicando la corrente che entra in batteria con la tensione della batteria: ad esempio se in dato momento misureremo una corrente di 3Amp. che entrano in batteria con 12,7 Volt potremo dire con certezza che il nostro pannello in quel momento sta erogando: 12,7 x 3 = 38,1 Watt Questa ovviamente NON E' LA POTENZA MASSIMA FORNIBILE DA QUEL PANNELLO, MA E' LA POTENZA VERA CHE IL PANNELLO FORNISCE AL NOSTRO IMPIANTO IN QUEL MOMENTO.E' migliore un pannello di silicio monocristallino o policristallino?
Fra due pannelli, uno POLICRISTALLINO e l'altro MONOCRISTALLINO per esempio da 120W non ci sono differenze elettriche quindi non ha senso dire che uno è migliore dell'altro; se uno dei due ha un rendimento minore potrà essere semplicemente motivato da dimensioni lievemente inferiori, anche solo qualche mm, ma gli altri parametri - durata - funzionamento - caratteristiche elettriche SONO RIGOROSAMENTE IDENTICI ogni pannello trasforma in energia elettrica una percentuale fissa della luce incidente quindi se la luce incidente è minima anche la produzione di energia sarà tale. Eventuali piccole differenze di rendimento, in condizioni di scarsa insolazione incidono così marginalmente da essere non apprezzabili su una batteria da camper ed il farne una leva commerciale è dettato solo da scarsa conoscenza o peggio ancora malafede.Quanta energia produce un pannello in un giorno?Per sapere la quantità di energia prodotta giornalmente occorre far riferimento alle tabelle di insolazione, tabulati che indicano le medie mensili di insolazione per ogni area geografica; l'insolazione infatti varia giorno per giorno ma nell'arco di ogni mese, l'energia che arriva dal sole è circa la stessa anno dopo anno. Con buona approssimazione comunque si può conoscere questo dato leggendo la corrente massima prodotta dall'impianto installato, in una giornata di buona insolazione, e moltiplicando questo dato per 5-6 (ore) per il periodo estivo e 2-3 (ore) per quello invernale. Per esempio se il proprio impianto produce una corrente massima, in pieno sole di 6A potremo ottenere in batteria 6A x 5 = 30Ah ogni giorno (in media) nei mesi estivi e 6A x 2 = 12 Ah giorno nei mesi invernali.I pannelli fotovoltaici producono sempre energia?La risposta tecnicamente corretta a questa domanda potrebbe essere SI, un pannello esposto alla luce produce sempre energia, ma il problema vero è valutare se la quantità di energia prodotta è significativa. Ad esempio: in presenza di sole, insolazione 800 W/mq un impianto con una superficie di 1mq produrrà circa 80W equivalenti a 80W : 13V = 6,1 A quindi per produrre 50 Ampere occorreranno circa 8 ore con quel valore di insolazione. In presenza di nubi insolazione 200 W/mq lo stesso impianto produrrà circa 20W quindi produrrà 50A in circa 33 ore. In presenza di luci artificiali molto intense lampioni potenti ad esempio, insolazione 10W/mq lo stesso impianto produrrà circa 1W quindi produrrà 50 A in oltre 700 ore. Sono dati che si commentano da soli e che fanno capire come sia necessaria la presenza di buona insolazione per ottenere un vantaggio tangibile dall'uso dei pannelli.